La parte inferiore riunisce in un unico scenografico ambiente, con solenne prospettiva centrale addolcita da una luce morbida, la Danza di Salomè, la Decollazione del Battista (che occupa anche parte della parete di fondo) e la Presentazione della testa a Erodiade.

 

Un semplice scalino marmoreo introduce nella sala del convito, col bel pavimento a intarsio, sui lati della quale, dietro il tavolo imbandito, i commensali assistono alla composta danza di Salomè ( vedi immagine), flessuosa e leggera (forse ispirata dal rilievo di un sarcofago classico, questa figura ebbe forti riflessi nel Botticelli, allievo del Lippi). Oltre una imponente figura del soldato, a separare le due zone, si svolge la decapitazione del santo. Nella parte destra dell’affresco una assente, giovanissima e luminosa Salomè porge la testa del Battista a sua madre Erodiade, elegantissima e bella, la cui freddezza impassibile contrasta con la ricca gamma di espressioni di meraviglia o disgusto dei convitati presenti alla macabra vicenda. All’estrema destra, tra le figure più riuscite del ciclo, sono due ragazzi vestiti di bianco ( vedi immagine): evidente è la curiosità della giovane, che vorrebbe volgersi a osservare – come  mostra il suo sguardo e la posizione della gamba – , mentre il ragazzo, che l’ha messa di spalle, guarda verso il basso.

 

Nel Convito è piuttosto evidente e originale l’aumento progressivo delle proporzione delle figure addentrandosi verso il fondo dell’ambiente, per una correzione prospettica della veduta dall’imbocco della cappella.